Una data storica quella del 3 novembre per Legambiente e per la città di Lampedusa, dove nasce il Giardino dellaccoglienza nella Riserva naturale dellisola dei Conigli gestita da Legambiente
366 piantine per ricordare le vittime del naufragio del 3 ottobre scorso e tutti i migranti morti in mare. Cogliati Dezza, il presidente nazionale dellassociazione ambientale, ha affermato che questo è soltanto il primo dei giardini, realizzato per la Festa dellalbero pianteremo giardini dellaccoglienza in tutta Italia. Persone in fuga dalla guerra, dalle persecuzioni e dalla fame non
possono più continuare a morire in mare o nel deserto mentre cercano la via per chiedere asilo; per lEuropa e per lItalia non è più rimandabile ladozione di politiche migratorie che mettano al primo posto, e assicurino in maniera effettiva, la salvaguardia della vita e dei diritti umani. Il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza è intervenuto così questa mattina a Lampedusa, in occasione della commemorazione delle 366 persone affogate nel naufragio del 3 ottobre
scorso davanti alle coste dellisola e di tutti i migranti morti in mare. Una celebrazione organizzata dal Comune di Lampedusa e Linosa in collaborazione con Legambiente nella Riserva naturale orientale dellisola dei Conigli gestita dallassociazione, alla quale hanno partecipato, insieme ai cittadini dellisola, i 110 profughi sopravvissuti al naufragio del 3 ottobre e tuttora ospiti del Centro di soccorso e prima accoglienza dellisola e rappresentati di tutte le realtà coinvolte nei soccorsi e nella rete di accoglienza. Al rintocco di una campana nautica, sono state accese 366 candele ed è
poi iniziata la piantumazione di un Giardino dellaccoglienza che, una volta ultimato, sarà composto di altrettanti arbusti scelti tra le specie autoctone che crescono nella riserva. Perché rimanga viva la
memoria dei bambini, delle donne e degli uomini scappati da casa per sopravvivere e risucchiati dal mare. Laccoglienza è una questione di civiltà – ha proseguito Cogliati Dezza Serve, inoltre, la consapevolezza che le migrazioni non si possono fermare con la forza, ma solo con la volontà e limpegno di stabilire equilibri geopolitici ed economici diversi, che rivedano profondamente lo sfruttamento delle risorse ambientali e delle persone dellintero continente africano, come di altri paesi il cui sistematico depauperamento garantisce landamento dellattuale economia mondiale. E
evidente che la questione non è semplice da affrontare, ma è giunto per lEuropa e i suoi Stati membri il momento di farlo. Invece di ridurre il tutto alla sorveglianza delle frontiere, un bluff a carissimo prezzo. Il giardino dellaccoglienza di Lampedusa è il primo dei tanti che Legambiente realizzerà in tutta Italia. La Festa dellalbero, il 20 e il 21 novembre, sarà dedicata proprio al tema dellaccoglienza, ai diritti dei migranti e a quello di cittadinanza per tutti i bambini nati in
Italia da genitori stranieri che non hanno ancora diritto alla cittadinanza italiana. I circoli del cigno verde stanno lavorando con le amministrazioni locali affinché in quei giorni sorgano tantissimi
giardini dellaccoglienza in tutto il Paese.